RIME E FRAGRANZE DI TERRE LONTANE
Non sempre è necessario imbarcarsi su un aereo, solcare il mare a bordo di una
nave, pigliare un treno o macinare chilometri in auto per raggiungere mete
sconosciute.
Senza allontanarsi troppo da casa, ciascuno può avventurarsi in viaggi molto
più pratici ed economici in grado di far assaporare e gustare, con
l'aiuto della fantasia, fragranze, colori, abitudini di terre lontane.
La musica è un mezzo di trasporto in grado di catapultarci in altri mondi anche
solo per una manciata di minuti. Sia essa italiana o straniera, ha la capacità
di puntare dritto al cuore di chi ascolta e poco importa se il testo di una
canzone non è afferrabile per motivi linguistici. Anzi, meno conosciamo il contenuto
di un brano, più ci può accadere di apprezzarne la melodia, consentendo alla
nostra immaginazione di tessere attorno ad essa trame e significati diversi
(quelli che vogliamo noi, naturalmente!) e di condurci, seppure
virtualmente, in luoghi remoti. Un
percorso creativo questo, dal quale non di rado derivano curiose e piacevoli
gratificazioni personali. Ecco perché anche ad un testo non necessariamente
comprensibile da tutti è concesso di assurgere alla fama, grazie all'abitudine,
abbastanza diffusa, di attribuire alle parole che si ascoltano un'importanza
relativa. Quante volte, in effetti, capita di improvvisare performance canore,
su brani in inglese ad esempio, senza conoscerne il reale significato, ma
persistendo convinti e divertendoci pure, magari tra la perplessità o il
raccapriccio di qualche malcapitato uditore.
E a chi non è mai successo di fantasticare, poniamo, su un pezzo romantico,
ballandoci qualche lento, salvo poi realizzare con orrore che il contenuto era
a dir poco mostruoso o semplicemente banale?
Ribaltando positivamente la questione della comprensione di ciò che si canta o
si ascolta, guardiamo invece al successo delle opere liriche italiane che hanno
raggiunto e conquistato praticamente ogni continente. Non solo, ma se ci
facciamo caso, ancora oggi le partiture di tutto il mondo riportano in italiano
elementi come tempo, dinamica e agogica ed è, dunque, normale imbattersi
in termini come "a capo", "forte", "piano".
Divagazioni utili a fornire una premessa su quanto i "Musici cantori"
proporranno a Villa De Nardis e a tranquillizzare chi, scorrendo i titoli del
nostro repertorio, ve ne troverà più d'uno straniero.
Alternando la musica alle poesie proposte da Vinicio Cescatti, eseguiremo pezzi
italiani, cedendo qua e là spazio a suggestioni musicali e miscellanee
extracontinentali, nell'intento di trasmettere non solo note e parole, ma
soprattutto emozioni, il cui linguaggio sappiamo essere universale.
Partendo, dunque, dal Bel Paese, con brani in italiano o dialettali pescati
dalla tradizione popolare, attraverseremo la Svizzera e la Germania,
proponendo due delicati testi, in lingua romancia e in tedesco ("La sera sper
il lag" e "Abschiedslied" di Brahms); dopo una sosta nella Francia del XVI
secolo, per una danza popolare un po' scanzonata e vagamente goliardica
("Tourdion" di Attaingnant), passeremo ad una melodia decisamente più
toccante, composta in Spagna nello stesso periodo ("Con amores, la mi madre").
Soffermandoci nella medesima epoca, un brano popolare d'oltre Manica ci farà assaporare l'atmosfera nebbiosa della
brughiera ("Greensleeves"), mentre con le note di un'antica benedizione celtica
("An irish blessing") sfioreremo l'Irlanda, prima di oltrepassare l'oceano ed
entrare negli States proponendo un brano scritto in Pennsylvania a fine
Ottocento e divenuto, poi, inno nazionale della Florida ("Old folks at home").
Sorvolando l'Atlantico verso sud, ci avventureremo nell'atmosfera allegra e un
po' nostalgica del choro, tipica espressione della musica tradizionale
brasiliana ("Carinhoso") e, rimanendo nel clima caldo del Sud America,
procederemo con un brano decisamente più ritmato ("Un poquito cantas").
Spostandoci ad ovest, attraverseremo il Cile a ritmo gioioso e trotterellante
("San Pedro trotò cien años") per concludere il nostro vagabondare con
una puntatina .... in Sud Africa.
Una serata, insomma, in cui ricordi e suggestioni parleranno italiano,
dialetto, tedesco, romancio, francese, spagnolo, inglese, portoghese e zulu.
Se non temete di stancarvi, venite con noi. Tra musica e poesia viaggeremo insieme, lasciandoci trasportare anche
un po' più in là, dai ricordi e dalle emozioni.
(Daniela Carloni, presidente "Musici cantori")